esame della deglutizione

La lingua è la struttura cardine della deglutizione, è composta da 17 m.m. + i periorali che hanno tutti la stessa inserzione e si concatenano allo ioide tramite 1 setto fibroso stabile. Ad essa sono legati i riflessi che si sviluppano prima della nascita e necessari alla sopravvivenza. Alla nascita la suzione sviluppa una forza di 360 mm Hg, che si ripete per circa 500 volte al giorno, assume cosi un ruolo fondamentale nello sviluppo delle parti ossee. Nella prima infanzia ad ogni deglutizione l’aumento del tono muscolare determina l’inizio del coordinamento della postura avendo esso ripercussioni sull’osso ioide e sulle prime vertebre cervicali. Tale ripercussione nell’adulto arriva a coinvolgere la muscolatura estensoria degli arti inferiori passando per: l’orbicolare, i muscoli mimici, il collo, il tronco e la sinfisi pubica. La deglutizione inconscia avviene ogni 30 secondi durante la veglia e ogni minuto nel sonno quindi circa 2000 volte in un giorno. Il prof. Rocabado annette come causa di asimmetria craniovertebrale, la spinta anomala della lingua e sostiene che la crescita maxilar è influenzata dalla pressione della lingua e dagli antagonisti: orbicolare interno ed esterno e buccinatore. In condizioni normali il muscolo buccinatore e i mimici esercitano una forza laterale verso il centro, la punta della lingua spinge contro la papilla palatale, la parte mediana contro il palato duro, la parte posteriore contro la parete faringea. Nelle turbe della deglutizione, la punta della lingua può spingere contro gli incisivi superiori o inferiori e la parte mediana si abbassa o si estende unilateralmente e la parte posteriore spinge contro il palato duro. Tali spinte porteranno ad alterazioni della disposizione dei denti delle ossa e dei muscoli che vi prendono inserzione provocando uno squilibrio nella crescita dello splancnocranio e successive modificazioni dei rapporti occlusali e posturali (DTM). Sappiamo che uno squilibrio nella catena cinematica muscolare del capo e del collo è causa di squilibrio posturale rispetto al tronco. Una deglutizione viziata costringerà i muscoli coinvolti a lavorare in modo squilibrato influenzando così l’intera postura del collo e tronco. Ricordiamo che un riflesso a questo livello coinvolge i nervi: trigemino, facciale, ipoglosso, glossofaringeo e il vago. Un esempio classico è l’estrazione dei premolari per ottenere allineamenti ortodontici che porta a ridurre lo spazio a disposizione della lingua. In questo modo la lingua si porterà più in basso e il tono dei muscoli sopra oidei diminuirà per effetto degli antagonisti l’osso ioide si localizzerà più in basso. Tutto ciò, provocando una diminuzione della tensione anche sotto oidea, favorirà l’accentuazione della lordosi cervicale e un aumento di tutte le curve.